CARTOLINE METALETTERARIE
Luisa, Franco, carissimi,
la Maria ed io siamo di nuovo insieme, non preoccupatevi per noi. Luisa, se impari di nuovo a pregare ti prometto che veglieremo noi sulla scintilla che ora porti in grembo. Franco, Maria nostra mi dice di scriverti che adesso non sei mai più via, che ti tiene per mano.
Continueremo a volervi tutto il bene del mondo.
Adesso andiamo a pescare nel Missipipì.
Zio Piero e Ombretta
Alessandra Toscano
Caro padre,
nel 2011 la mia vita è cambiata parecchio! Mi si è sempre raccomandato di non raccontare bugie, ma devo dire che ultimamente la mia capacità torna parecchio utile. Non ho problemi a fare buchi nel muro per appendere i quadri, ho sempre un appendiabiti a portata di mano, le lattine le apro con niente, sono il battitore di baseball più pagato al mondo e…beh..un giorno ti spiegherò perché le signore apprezzano così tanto la mia dote! Essere bugiardi è divertente!
Pinocchio
Gianluca Fontanesi
Caro Cappuccetto Rosso,
quando leggerai questa cartolina io sarò già lontana.
Ah, sapessi, piccola mia, che cosa meravigliosa mi è successa: l’Amore ha bussato alla mia porta.
L’Amore come l’ho sempre sognato: braccia grandi per avvolgermi meglio orecchie enormi capaci di ascoltare per ore bocca immensa per baci infuocati occhi famelici di desiderio e un corpo caldo dentro il quale annegare. Voglio morire divorata dalla passione.
La Nonnina
Mariella Giunta
Londra.
Gentile Signor Direttore della Compagnia,
le annuncio con rammarico che ho portato a termine la missione.
Ho risalito il corso del Congo e ritrovato il signor Kurtz. Sì, Dio mi perdoni, ho risalito il flusso e sono giunto al cuore.
Le presento le mie dimissioni.
Marlow
Alessandra Toscano
Al signor Queneau.
Saluti in esercizi di stile:
Cordiale: esimio, porgo i miei ossequi;
Scaricatore di porto: ciao stronzo!;
Cerimoniale cattolico: la pace sia con lei;
Contadino reggiano: at salòt, fa bèl!;
Rocco Siffredi: cento di queste patate!;
Innamorato sadico: mi manchi ma mi consolo;
Futurista: sgrang, crash, bang, slurp, gnam.
Ipocrita: ti voglio bene.
Gianluca Fontanesi
Seconda stella a destra
Ti guardo da sempre. E mi domando se mai c’è quell’isola che non c’è.
Con Trilly, Peter, i bimbi sperduti, Giglio tigrato. Sono qui sul pianeta terra, non c’è gioia, solo paura e preoccupazione.
Non abbiamo speranze. Non abbiamo desideri. Non giochiamo più.
Sono diventato un dirigente di qualche ufficio pubblico e privato.
I miei pirati lavorano in banca.
Mi mancano le mie avventure, i miei sogni. Mi mancate voi. Come si fa a tornare?
Capitan Uncino.
Giacomo Uncino
Racc. A/R via macchina del tempo.
A Romeo.
Ti scrivo dal 2011. Sono una Donna d’indole romantica, appassionata di Lieto Fine. Mi turba la storia di te e Giulietta! Il vostro Amore è noto ai posteri come tragedia. Vorrei cambiare il corso degli eventi…
A breve, sentirai dire che Giulietta è morta. Non è vero! Sta solo dormendo. Indi per cui, quando ti recherai alla cripta, aspetta che si svegli. Non t’ammazzare! E vivrete felici e contenti! Probabilmente, nessuno di noi saprà di voi, ma, che importa!
Wilhelmina Vagante
Da una località sconosciuta.
Papi,
hai fatto di me quel che hai voluto, mi hai traviata. Adesso ti tocca pagare, pedofilo bavoso! Vendi la casa e fammi un bonifico, addio.
Lolita
Alessandra Toscano
Sorvolando i cieli col mio Sophwith Camel, schivando le bordate di quel dannato Barone Rosso, sfreccio indomito nell’aria. Solo una cosa potrebbe strapparmi al mio viaggio fantastico, ai miei voli di fantasia : l’arrivo del bambino con la testa rotonda e la sua ciotola per l’ora di cena. Prima dell’ennesima notte buia e tempestosa…
Saluti a fumetti,
Snoopy
Penelope Ventisei
Brobdingnag, 4 di Maggio 1704.
Cara Famiglia, penso spesso a voi e mi porto piuttosto bene.
Temo che la mia cartolina vi porrà qualche problema, viste le dimensioni, però ho pensato potesse servire per riparare il tetto di casa.
Farò il possibile per tornare presto.
Vostro affezionatissimo,
Lemuel Gulliver
Alessandro Toscano
Cartolina da Spoon River.
Cara Jenny,
non so se potrai capirmi e perdonarmi, ma io devo andare.
La mia vita è la musica. Come dice Fabrizio, dove finiscono le mie dita comincia la mia chitarra.
I soldi non mi interessano, la mia libertà è andare sotto un cielo vuoto di Dio, senza legami, godendo l’amore che tante donne mi offrono senza chiedermi niente.
Ma sappi che se avrò un rimpianto sarà per te, che sei stata la più bella. Per la tua gonna, stanotte, in quel prato sotto la luna.
Jones
Milena Milani
A Marcel Proust.
Caro Marcel,
sto cercando il tempo perduto: quel fazzolettino che mi fece ricordare la mia infanzia. Fu un soffio, come la vita: ricordai il mio primo giorno di scuola, i miei primi amici, l’adolescenza e le fughe da scuola, i miei primi amori, le mie prime sofferenze..come dice? La sto tediando? Provi a chiedersi in quanti l’avrebbero preferita campione di boccette. Saluti,
Gianluca Fontanesi
Ai miei studi errabondi.
La notte era quieta e dormiva sulli tetti.
La luna in ciel immobile, parea dormia accanto ai cipressi del mio borgo natio.
Io, alla finestra, nel silenzio che tutto copre, miravo al di la della siepe l’infinito errare delli pensieri miei.
Intanto, una donzelletta tornava dalla campagna, bella più che pria.
E la sua giovinezza che se ne fugge tutta via, mi portava a esser lieto perché del diman non v’è certezza.
Alla fin me ne andai al mio letto e, steso, con li occhi che spampinavano di già, mi addormii sognando ancor l’amor che fa rima con cor e dolor.
Giacomo Uncino