CARTOLINE SATIRICHE
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(a chi sa leggere tra le righe….)
Pieranna D’Alberti
Amore,
il viaggio è stato incredibile, sono vivo per miracolo. Lo so che non ci crederai ma ho attraversato rapide mozzafiato e giungle piene di animali mortali, ho visitato gli abissi marini e le giganti sequoie, ho addirittura volato su un tornado. Mi sono cibato di carne avariata e ho bevuto acqua color petrolio, ho conosciuto gli inferi e sono riuscito a fuggire da Atlantide.
Ma la prova più dura, giuro, è stata l’ortobruco tour.
Vedessi che panorama dall’albero di Prezzemolo.
Baci da Gardaland
Filippo Nativo
Carissimi,
Ho scritto cosa penso di voi con l’inchiostro simpatico. Ora vediamo chi riesce a mettere una fiamma dietro questa cartolina per poterla leggere,
Gianluca Fontanesi
Ciao ragazzi!!!
Qui è tutto bellissimo, ma ci mancate molto, non vediamo l’ora di tornare per riabbracciarvi.
Mentre vi scrivo mi stanno offrendo dei frutti strani, dicono che siano magici, hanno il potere di far dire solo la verità a chi li mangia…..ahahhahhaha! ma chi ci crede a queste cose. Comunque, dicevo, abbiamo voglia di riabbracciarvi… anche se, con te Anna, è un po’ difficile, data la tua mole. Indossi ancora quei costumi che ti fanno sembrare una balena? Salutami quel rincoglionito di tuo marito, e digli che sono stata io ad impedire che avesse quella promozione a cui teneva. Un caro saluto anche a quei due mostri dei vostri figli… a meno che non siano già stati rinchiusi in qualche zoo.
A presto, patetica coppia di decerebrati.
I vostri amici, ancora per poco.
Teresa Fusco
Saluti, baci, abbracci, amori, passioni, bugie, sogni, attese, promesse. Ma quante ne avete scritte sulla mia schiena? Certo, io passo ore a farmi bella, a elemosinare la vostra attenzione con struggenti paesaggi, romantiche visioni, tramonti taroccati, bambini cicciotti, cani con gli occhiali, gatti col cappello, scimmie con le gonne, culi brasiliani… mi son pure messa in bianco e nero per le occasioni più eleganti. E alla fine nessuno mi guarda. Mi girate e vi emozionate solo per il mio didietro. Tutte quelle parole tatuate sulla pelle. Voi non sapete come affondano la penna i bambini, e come vergano veementi gli amanti. Un dolore.. E poi tutti quei punti esclamativi, e dei puntini di sospensione ne vogliamo parlare? Fanculo! Ma provate voi a farvi tutti quei buchi sulla pelle. L’unica cosa che mi consola, novelli scrittori dei miei stivali, è sapere che iniziate dalle spalle, ma le cose più importanti le scrivete proprio lì, all’altezza del buco del culo!
Filippo Nativo
Caro Punto.
Qua il tempo è bellissimo. La vita scorre. Molto lentamente. Mi dispiace che non ci sia anche tu. Sì. Mi dispiace. Tanto. Ma hanno mandato in vacanza solo me. Purtroppo. E tu a fare il lavoro doppio. Che ci vuoi fare? Fai atmosfera tu. Mica sei come me. Se ci sono non se ne accorgono. Se non ci sono non se ne accorgono. E tanto a che servo? Scrivono così. A singhiozzo. Perentori. Marziali. Arresto. Ripartenza. Tensione. Suspense. Ooooh. I grandi scrittori moderni. Ma un periodo un po’ più arioso? Fa tanto Promessi Sposi? Vabbè. Saluti. P.S. Il mese prossimo c’è la messa per Punto e virgola. Non te lo scordare.
Virgola
Rossella Chirieleison
Al vecchietto col cappello.
Adorabile vecchietto,
che la mattina mi bruci per un millesimo di secondo fregandomi l’ascensore mentre io fremo.
Che apri il box lentamente, con un impercettibile sorriso, mentre cerco disperatamente le chiavi del box nella borsa stile Eta Beta.
Che entri a fatica nella tua Panda, ma lo fai più velocemente di me. Però non vale, io devo anche mettere la bimba sul seggiolino e le cinghie si bloccano tanta è la foga.
Che con aria innocente mi blocchi il passaggio con la tua auto. E mentre lentamente abbassi la claire, ti giri, senza abbandonare quel sorrisetto.
E calcandoti bene in testa il cappello, per ribadire il concetto, parti, di una partenza anch’essa impercettibile.
Procedi a 20 all’ora e mi guardi dallo specchietto mentre ti tallono a un centimetro, mentre mia figlia grida “Attenta! Un vecchietto col cappello!” manco fosse il lupo.
Sappi che stasera, quando salterà come una matta, io non le dirò di fare silenzio.
Buona serata.
Barbara Palombi
Allagrammatica.
Oggicelhoconleimisentoapaticofrivoloincazzatoelamiasociopatologiamimponediprendermelaconisuoicomplementioggettisoggettimetaforesimilitudinisinestesieanestesieecorbellerieassortitenonmivacheleisiailmetronomodiqualsiasicosaioscrivanonvoglioregoleeisuoipredicatidapredicatoreincartapecoritoinunavalledilibriinlacrimesonounospiritoliberoevolevodimostrarglielo,
Gianluca ammattito
Gianluca Fontanesi
– Ma te ne vuoi stare un po’ zitto, l’ho comprata io questa cartolina.
– Ah, certo e chi l’ha scelta?
– Ma cosa c’entra?! Mi hai fatto perdere un’ora bello caro, una vale l’altra no?!
– Certo, fosse stato per te avresti mandato un sms, figuriamoci.
– Ovviamente, almeno arrivava subito no?
– Ma che romanticona che sei, e la poesia di una cartolina dove la metti?
– Poesia? La chiami poesia cercare una biro per mezza Istanbul e trovarne una, usata, pagata per nuova, e che macchia pure. Guarda qua che macello!
– Hai visto? Quella macchia sembra un cuore, carino no?
– A me sembra una macchia…
– E poi dicono che le donne sono più romantiche degli uomini. Lascia perdere va’ e scrivigli qualcosa.
– Che dici…”Ti penso”, sarà troppo?
– Dai scrivi, muoviti…
– Fatto! E tu che hai scritto?
– “Ti amo”
– Ma lo volevo scrivere io!
– Sì, vabbè… Firma va la’, sotto la mia.
Cuore – Testa
Filippo Nativo
Dottore,
eseguo quello che mi è stato chiesto, senza problemi, con la speranza di ottenere qualche risultato. Lei è un bastardo, un emerito bastardo. Le piace ascoltare passivamente mentre mi fissa la scollatura, eh, perverso? Siedo nella mia stanza, come mi ha detto scrivo pensando a cose felici, a ciò che mi rende serena. Stronzo, cosa crede di ottenere? Glielo dico io: altri 200 euro di una parcella fottuta, l’unica cosa che la fa sorridere, pezzo di..Penso a un prato in fiore, pieno di colori e di farfalle; spero che questa mia servirà a fare luce su ciò che lei chiama sdoppiamento.
Ci rivedremo all’inferno, bastardo!
Gianluca Fontanesi
A chi mi conosce.
Per favore spiegatemi chi sono.
Uno sconosciuto
Graziano Gattone
Alla conducente dell’auto targata WV938KP
Scrivo per proporle un affarone.
Da qualche anno, non so da chi e perché, lei è stata messa alla guida di un’auto per la quale provo istintivamente pena. Ho la disgrazia di dimorare davanti casa sua e di subire degli urti giornalieri. So che il parcheggio non è cosa facile, ma lei ne sconosce anche i rudimenti!
Grazie alla solidarietà di molti miei simili, ho racimolato una somma per pagarle delle lezioni di guida. Sono sicuro accetterà.
Il marciapiedi.
Wilhelmina Vagante
Ti scrivo questa cartolina per renderti partecipe della meravigliosa festa organizzata in mio onore in questo ameno luogo di villeggiatura. Non ho una macchina fotografica che possa immortalare le meravigliose palme che mi circondano, incastonate in un cielo terso. Vedo uccelli grossi e colorati, probabilmente pappagalli. Danzatori tribali. Sventolatori con ghirlande di fiori rossi e gialli che fanno da cornice ai loro grossi e muscolosi colli. Comincia a far caldo, anche se il sole non è molto alto. L’acqua è tiepida e forse anche un po’ salata. Ben cosparso di una crema dolciastra, consegno questa cartolina al capotribù e lo ringrazio di aver scelto un pentolone comodo, di avermi reso la penna e di aver optato per una cottura lenta. Fra un po’, avrò finalmente un fisico spolpito.
Simone Scalzini
Oggi c’è il sole e siamo stati in… oh, come si chiama… dai aiutami, quello con tutti quei cosi colorati, dai, quelli profumati. Oggesù, ultimamente faccio fatica a ricordare i nomi. Insomma chissenefrega. Era bello lì, il sole era caldo e luminoso, pensa che mi sono tolta le scarpe e ho camminato a piedi nudi su… oddio, come si chiama quella roba che c’è per terra, fuori, dai che non mi viene la parola. Fanculo, chissenefrega, tanto c’ho camminato sopra lo stesso. Poi però è arrivata quell’antipatica della… sì insomma, quella lì, quella vestita di bianco che mi sgrida sempre. Beh, hai capito. Ora però sono stanca, non ho voglia nemmeno di guardare la cosa lì… quella che c’è nella sala grande. Tanto la Rita non sta zitta un attimo e mi viene il nervoso. Ora però ti saluto, vado a dormire. Non ti arrabbiare, ma non mi ricordo l’indirizzo, per ora l’appoggio qui tanto qualcuno la prenderà prima o poi… Ma tu… Tu chi sei?
Filippo Nativo
Dott. Alois Alzheimer – Scuola di Medicina Monaco di Baviera.
Lei è un farabutto al soldo di mio marito! Continua a darmi farmaci che mi addormentano e mi confondono, così il bastardo può andarsene impunemente con le sue puttane. E la smetta di farmi passare per una violenta che rifiuta le cure: bagni caldi e diete schifose!
Lei non è un medico, ma un criminale che mi sta portando alla demenza e alla morte, la maledico!
Augusta D.
Graziano Gattone
Adorata Gina,
stamane, dopo aver fatto l’amore, sono andato via.
Eri bellissima, nuda, che dormivi e il sole, dalla finestra, che colorava la tua pelle. I tuoi occhi sorridevano, forse pensando a questa notte, quando sei stata fantastica nel desiderarmi, baciarmi, volermi.
Ora sono al lavoro e ti scrivo queste poche righe, per dirti grazie di esistere e di esistere con me. Sei la mia luce anche quando la notte è buia.
Grazie.
PS: ti chiami Gina, vero?
Giacomo Uncino
Gentilissimo Signore,
ormai sono tre anni che occupa la mia casa, e cielo! non mi sono ancora abituato al suo russare né al suo intrattenersi rumorosamente con donnacce a pagamento. Passi il fatto che dove avevo il mio studio privato lei ci ha fatto il bagno; passi l’arredamento osceno; ma non doveva bruciare le lettere della donna che amavo, da lei trovate per caso, per paura delle Belle Arti! Ho provato di tutto per cacciarla: rumori notturni, cortocircuiti, sinistri scricchiolii… Lei ha chiamato idraulico, falegname e derattizzatore. E che cazzo!!!
A questo punto, sappia che le sue apnee notturne sono provocate dal fatto che le sto con il culo poggiato sulla bocca… vedo che fa effetto. Quindi, o se ne va o la riduco nelle mie condizioni per poi poterla agevolmente prendere a calci in culo e sbattere fuori da casa mia.
Il fantasma del proprietario (molto) precedente.
Sara Leda
Caro gabbiano,
ti ho osservato attentamente, ore ed ore, cercando di capire come riesci a rimanere immobile nel cielo con le tue maestose ali spiegate, sfruttando le correnti ascensionali, i venti contrari, le folate improvvise… Invidio la tua regale eleganza nell’effettuare ardite evoluzioni aeree…vorrei essere al tuo posto… guardare il mondo dall’alto… picchiare sul mare… riconquistare il cielo in un battito d’ali. Ormai conosco ogni tuo movimento, ogni tua consuetudine. Posso immaginare ed anticipare le tue evoluzioni, capire, in base alla direzione del vento, dove ti condurrà la tua prossima planata… quindi, se proverai ancora ad avvicinarti alla mia auto per cagarci sopra… non avrai scampo!!!
Roberto Bertulazzi
Desiderio,
mi guardi… così intensamente che mi sa che ti sei innamorata di me. Lo sai che non puoi… hai giurato fedeltà ad un altro, anche se non ti rende felice, e cerchi me, perché ci sono sempre e perché come ti consolo io, nessuno riesce a fare. Ogni giorno ti incontro in negozio e mi guardi, mi fissi intensamente con quegli occhi languidi facendo la spola tra le corsie, per vedermi. Avevi giurato che non mi avresti più cercato, che con me era finita ,che stavi cercando di dimenticarmi. Ti avevo detto di starmi lontana, ma ero sicura che, prima o poi, avresti ceduto al mio fascino .. Sei troppo gelosa… tutti mi amano… cerca di fartene una ragione…
Il barattolo di Nutella
Sabrina Vernocchi
Ciao Riva, torno presto, aspettami.
Onda.
Teresa Fusco
A Te Telelettore,
destino questa mia cartolina bianca e,
con affrancatura a carico tuo.
Scrivimi di Te
Gigi Marzullo
Michele Lopopolo
Gentile Signora,
dopo lunghe ricerche abbiamo scoperto quanto segue: suo figlio è stato avvistato fra Call of Duty e SuperMarioBros. Non confermate le soste a Fifa10 Pare abbia avuto un flirt con Lara Croft, ma convive con una guerriera di Tekken. Presto partiranno per una brave vacanza in Lost Planet con The Sims.
Non so se riusciremo a recuperarlo per l’estate: è uno dei pochi casi noti di continuo passaggio fra Xbox e Playstation, e le tecniche di recupero sono complesse.
Comunque non disperi, di solito i ragazzi tornano a casa per Natale, quando è ora di farsi regalare altri videogames per nuove inebrianti esperienza in 3D!
Cordialità.
Ps1: Allego fattura
Ps2 Ha provato con la Nutella? A volte funziona.
Mariella Giunta
Carissimo, egregio, sconosciuto scrittore di cartoline al Premio Antonio Fogazzaro,
mi domando e mi dico: ma perché’ ci stai scassando i cabasisi con cartoline che manco in Bulgaria sarebbero accettate e timbrate? Ma cosa vuoi che ce ne catafotti di amori andati male, dei tuoi sentimenti e ideali morali, che sei bello, bravo e buono? Che non sai da dove vieni, dove stai andando e soprattutto che non sai chi sei ora e qui?
Insomma, smettila! Esci, vai a vivere la vita di adesso che quella di ieri non torna… E ti prego: abbi pietà di noi che stiamo qui, chiusi in questa stanza padana, piena di polenta, umida, fredda a leggere cose ceppose invece di fare sesso con la vicina che ha due bocce da paura!
La giuria del premio A. Fogazzaro
Giacomo Uncino