CARTOLINE FANTASCENTIFICHE
Centro Intergalattico Smistamento Posta.
Cari genitori,
vi mando questa cartolina visto i problemi di telefono dell’ultima volta.
VENITEMI A PRENDERE IL PRIMA POSSIBILE.
P.s. il fatto che tutte le volte che si fa un viaggio mi dimentichiate da qualche parte comincia a darmi dei forti dubbi.
Il vostro amato, spero,
ET
Graziano Gattone
Al futuro.
Ora, non voglio polemizzare, posso capire i tuoi problemi, ma vorrei che ti mettessi nei miei panni. Sono cresciuto guardando film e telefilm che mostravano gli anni 2000 con edifici dalle forme armoniche e svettanti; strade multilivello con auto ovoidali, aerodinamiche lucide e silenziose sospese su invisibili cuscini d’aria, e con sportelli che si aprivano ad ali di gabbiano; uomini e donne in eleganti tute minimali con capelli a caschetto color platino e occhiali argentati. Vedi, oggi è il 4 maggio 2011, mi vuoi spiegare come mai ho davanti una Fiat Panda azzura guidata da una rincoglionita vestita come Maria Stuarda con la permanente color triglia d’autunno e gli occhiali di Sandra Mondaini, mentre sono fermo in coda su questa cazzo di tangenziale a Sesto San Giovanni?!
Caro futuro… ma vaffanculo va’!
Filippo Nativo
Cratere Shackleton – Base Lunare Alpha – 19 Aprile 2025
Carissimi,
spero questa cartolina vi arrivi, l’ho affidata alla capsula spaziale che fa la spola tra Terra e Luna.
Non so da dove iniziare… Stiamo costruendo la base lunare vicino al Cratere Shackleton, e viviamo in alloggi a 4 metri sotto terra, protetti da uno speciale scudo per le radiazioni. Mi sembra tutto così assurdo e così eccitante allo stesso tempo. Oggi abbiamo persino passeggiato nello spazio! Poi, all’improvviso, ho visto la Terra! Così grande e così vicina che mi sembrava di poter nuotare fino a lì e toccarla. E mi è presa una gran malinconia, uno sconforto indicibile. perché l’abbiamo ridotta così male da doverla abbandonare? Eppure da qui è così bella… mi manca poter respirare liberamente, poter cogliere un fiore, tuffarmi nelle acque del mare, bagnarmi sotto la pioggia, stendermi al sole. E mi mancate voi.
Vi amo.
John Smith, membro dell’equipaggio NASA
Barbara Palombi
Ho sempre sognato di toccarti, di poter finalmente vedere tutto quello che ho immaginato in secoli di fantasie.
Ho sempre sognato di poter vedere un cielo diverso, da un’altra prospettiva. Ma ho tanta paura che arrivando mi tratteresti da estraneo, mi esilieresti impaurita su qualche altro scoglio simile al mio, dal quale fuggirei alla volta del mare. Non mi resta quindi che aspettare, indeciso se arrivare all’improvviso, facendomi coraggio o restare qui, sul mio relitto di mondo.
Anche se non sei mia, ti amo… Terra!
Uno sconosciuto Marziano
Sara Leda
Caro Roy,
il mio tempo si sta concludendo. Molto ho viaggiato e imparato e molto devo ringraziare coloro che me lo hanno permesso concedendomi anche quest’ultimo desiderio: tornare a morire nel mio mondo morto. Voi non ci sareste senza di loro, non dimenticatelo mai. Io li seguii senza capire, nessuno aveva capito. Non era un incontro, stavano raccogliendo specie in via d’estinzione. Voi, cloni dei miei cloni, siete il futuro, la razza umana nata fra le stelle, io, l’ultimo dei terrestri.
Roy Neary
Graziano Gattone